«BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO, PERCHE' SARANNO CONSOLATI» Mt 5,4
Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Tutti, quindi ci sono anch'io! Sì, è vero, anche se non lo credo, anch'io sono santo. Chi è il santo? E' colui che sperimenta e vive la presenza, l'amore di Dio nella vita. La santità non nasce dalle nostre opere, ma dal suo amore infinito e personale. Noi pur essendo santi, finché siamo pellegrini, corriamo il rischio di perderci per altre vie. Anche loro hanno sperimentato la fatica e la resistenza alla santità, ma non si sono lasciati imprigionare dalle passioni dell'avidità, della superbia, della lussuria che sono le più facili e allettanti, hanno invece percorso la via delle beatitudini che Gesù propone a tutti. A leggerle feriscono il nostro udito, abituato ad altre facili e allettanti proclami di felicità. "Beati i poveri, quelli che piangono, i miti, i misericordiosi, i puri, i perseguitati,...perché grande è la vostra ricompensa nei cieli". La difficoltà ad accettarle e viverle, conferma come siamo imprigionati! I santi che oggi veneriamo ci incoraggiano a metterci su questa strada, hanno accolto il Vangelo, hanno incontrato il Signore raggiungendo la beatitudine della vita. Di fronte a questo meraviglioso spettacolo di santità, qualcuno si è messo in crisi: "Se ci sono riusciti loro, perché non posso riuscirci anch'io?". Coraggio, una bella cordata verso la santità!
A Luigi Piazzolla un grazie per il suo contributo.
P. Raffaele Angelo Tosto(tostangelo@yahoo.it)
UNA FELICITA' COMPLETA
La festa liturgica di oggi ci invita a riflettere sulla figura dei santi.
Le Beatitudini sono la vita di Gesù; povero in spirito, afflitto, mite, affamato ed assetato di giustizia, misericordioso, puro di cuore, operatore di pace, perseguitato, insultato, calunniato e infine glorioso. Sono anche la regola di vita delle persone sante che accolgono con speranza ogni cosa, sanno vedere "oltre" gli eventi.
All'inizio del Discorso della Montagna, Gesù non comincia il suo insegnamento con un comando o un'istruzione, ma con l'annuncio di una felicità completa: Gesù sa che è questo il vero e principale problema di ogni uomo: il problema della felicità. E vuole assicurare che la felicità è possibile e offerta a tutti, nessuno escluso. Ma rivela anche il contenuto della felicità. Chi è felice? Chi è davvero beato? Chi è miliardario? Chi ha successo? Chi arricchisce ingannando? Chi domina e assicura la sua vita schiacciando gli altri? C'è una via che porta alla felicità?
La risposta di Gesù a tutti questi interrogativi spiazza e manda in tilt la mentalità corrente e le attese comuni. Gesù nelle Beatitudini rivela il vero volto di Dio, il Padre. E' Lui e soltanto Lui che fa felici e la sua gioia più grande è quella di far felici. Per Gesù la felicità si trova nel rapporto col Padre e nella comunione con Lui.
Luigi Piazzolla
Padre, che nella tua bontà
hai voluto donare agli uomini
per mezzo dei santi
un segno visibile di vita evangelica:
benedici ora noi e la nostra mensa;
radunaci tutti nella Gerusalemme del cielo.
Amen
IN PREGHIERA AL CIMITERO
Nella visita al Camposanto, luogo del riposo dei nostri fratelli e sorelle defunti, rinnoviamo la fede nel Cristo, morto, sepolto e risorto per la nostra salvezza. Anche i corpi mortali si risveglieranno nell'ultimo giorno e coloro che si sono addormentati nel Signore saranno associati a lui nel trionfo sulla morte. Con questa certezza eleviamo al Padre la nostra preghiera unanime di suffragio e di benedizione.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Lodiamo Dio, fonte di perdono e di pace.
Benedetto nei secoli il Signore.
Preghiamo.
Si prega per qualche momento in silenzio.
Ascolta, o Dio,
la preghiera che la comunità dei credenti
innalza a te nella fede del Signore risorto,
e conferma in noi la beata speranza
che insieme ai nostri fratelli defunti
risorgeremo in Cristo a vita nuova.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
Fratelli, voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. (Col 3,3s.; Rm 6,8s.)
Salmo 114
Camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.
Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».
Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
Dio di infinita misericordia,
che stringi in un unico abbraccio
tutte le anime redente dal sangue del tuo Figlio,
noi ci presentiamo davanti a te
con la mestizia e il dolore
per il distacco dai nostri cari defunti,
ma con la fede e la speranza
che il tuo Spirito ha acceso nei nostri cuori.
La morte non ha distrutto la comunione di carità
che unisce la Chiesa pellegrina sulla terra
alle sorelle e ai fratelli
che hanno lasciato questo mondo.
Accogli, o Signore,
le preghiere e le opere
che umilmente ti offriamo,
perché le loro anime
contemplino la gloria del tuo volto.
Fa' che quando giungerà la nostra ora
possiamo allietarci della tua dolce presenza
nell'assemblea degli angeli e dei santi
e rendere grazie a te,
termine ultimo di ogni umana attesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
L'eterno riposo dona loro, Signore.
E splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace. Amen.